Il nome di Vicenza è legato soprattutto a quello di Andrea Palladio. Anche se il grande architetto nacque a Padova, si formò e visse prevalentemente in territorio vicentino, tanto che la città stessa di Vicenza e le numerose ville venete di sua progettazione hanno ricevuto il titolo di patrimoni dell’umanità UNESCO rispettivamente nel 1994 e nel 1996.
Uno degli edifici rappresentativi del suo genio è la Basilica Palladiana, che contiene tre spazi espositivi (compreso il grande salone) e ospita ogni anno mostre d’architettura e d’arte. Questo edificio, che si riconosce facilmente per la copertura a forma di carena di nave rovesciata, fu progettato dal Palladio sullo studio del Palazzo della Ragione di Padova, che aveva adottato questa soluzione oltre un secolo prima.
Un’occasione per visitare questo impressionante edificio è la mostra Tre capolavori a Vicenza, a cura di Guido Beltramini e Francesca Cappelletti. Nato grazie alla co-organizzazione di Intesa Sanpaolo, l’evento espositivo propone ai visitatori la visione del San Girolamo di Caravaggio, realizzato nel 1606 e custodito nella Galleria Borghese a Roma, Le quattro età dell’uomo di Van Dyck dei Musei Civici di Vicenza e un inedito lavoro dell’artista contemporaneo vicentino Arcangelo Sassolino, No memory without loss, realizzato appositamente per l’evento.
La mostra sarà aperta dal 16 dicembre 2023 fino al 4 febbraio 2024 e sarà gratuita per i vicentini della città e della provincia, mentre avrà un costo di 5 euro per il resto dei visitatori, che potranno però accedere con tariffa ridotta a un altro “capolavoro” della città, Gallerie d’italia - Vicenza, che ha sede presso il Palazzo Leoni Montanari.
Questo edificio, risparmiato dai pesanti bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, è divenuto proprietà del gruppo Intesa Sanpaolo, che l’ha inserito all’interno del suo circuito Gallerie d’Italia, polo museale composto da 4 musei, che contengono alcune delle opere più significative del patrimonio artistico posseduto dal gruppo bancario. Aperto ufficialmente al pubblico nel 1999, sono presenti due collezioni permanenti di pittura veneta del Settecento e di icone russe, oltre a numerose altre esposizioni a carattere temporaneo e un’importante collezione di vasi provenienti dalla Grecia.
Per chiudere in bellezza, ti consigliamo una visita al terzo “capolavoro” di Vicenza, Palazzo Chiericati, sede storica del museo civico dal 1855. Ospita importanti collezioni di disegni, dipinti, stampe, numismatica e statuaria medievale e moderna, oltre a una raccolta di 33 disegni originali di Andrea Palladio, donati al museo nel 1839.
Il progetto originale dell’edificio risale proprio al grande architetto, che disegnò la facciata in due ordini sovrapposti (le colonne al piano inferiore sono doriche, mentre quelle al piano inferiore sono ioniche). Questa soluzione non era mai stata utilizzata per palazzi cittadini, ma Palladio la prese dallo stile che applicava alle celebri ville da lui costruite.
