Bassano del Grappa, romantica cittadina ai piedi delle Alpi Venete, è famosa per molte cose. Il suo splendido centro si affaccia sulle rive del Brenta e racconta una lunga storia. La sua posizione fa sì che, nelle giornate limpide, si possa vedere molto bene il massiccio del Grappa e anche tutta l'imponente mole dell'Altopiano di Asiago. Ma quali sono le cose assolutamente da vedere in questa città?
Una splendida terrazza sui monti che richiama (purtroppo) una tragica vicenda. Gli alberi a forma di elmetto vogliono ricordare il rastrellamento del Grappa ad opera dei nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale e, in particolare, l’impiccagione di 31 giovani partigiani nel settembre del 1944 da parte delle truppe tedesche durante loro occupazione in Italia. Una passeggiata per ricordare, ma anche per ammirare l'incredibile veduta.
I primi documenti, che riportano dell'esistenza di una struttura fortificata a Bassano, risalgono alla fine del primo millennio. Aveva mura semplici, casupole di legno, una chiesa, un cimitero, un'osteria e dei magazzini. Fu costruita da liberi cittadini e destinata a scopo militare e difensivo, mentre nel XII secolo divenne roccaforte della famiglia Da Romano, sino alla morte di Alberico.
La chiesa di San Francesco fu costruita tra il XII e il XIII secolo all’esterno delle mura, alle porte della città. L’edificio è in stile romanico-gotico e fu realizzato in pietra e ciottoli del fiume Brenta alternati da listature in cotto. Ha una pianta a croce latina, una facciata a capanna e un protiro degli inizi del ‘300. Annesso alla chiesa, dove ora trova sede il museo civico della città, vi era l’antico convento di San Francesco.
L’accesso al Ponte Vecchio dal centro storico della città è nei pressi della distilleria e grapperia Nardini. La distilleria, aperta nel 1779, è annoverata tra i locali storici d’Italia. Fu frequentata anche dallo scrittore Ernest Hemingway, che trascorse un periodo a Ca’ Erizzo, una villa a nord di Bassano, sede oggi del Museo Hemingway.
Il Ponte Vecchio è il simbolo per eccellenza della città di Bassano del Grappa. Venne citato per la prima volta nel 1209 come ponte di legno. Distrutto e ricostruito nel corso degli anni numerose volte a causa delle brentane (le piene improvvise del fiume), venne ridisegnato da Andrea Palladio nel 1569. Il ponte offre spettacolari vedute sul Brenta e sulle montagne che fanno da sfondo, a nord, alla città di Bassano.
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